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INTERSEXUALITY IN PICTURES: HERMAPHRODITES AND GENDER FLUIDITY IN MEDIEVAL ILLUMINATED MANUSCRIPTS
Three-year project, conceived by Prof. Carla Rossi, and funded for three years by the Stiftung für wissenschaftliche Forschung an der Universität Zürich, and the Società Filologica Internazionale RECEPTIO
link to an initial sample database of what the collection will look like
1. Il progetto di una Banca Dati di immagini, tratte da manoscritti medievali, che rappresentano la fluidità di genere
Affrontare il concetto di "fluidità di genere" nel Medioevo significa confrontarsi con l'idea giudaico-cristiana di intersessualità. [1]
La "fluidità di genere" può essere rilevata e verificata su due livelli comunicativi: quello testuale, da una parte, e quello visivo dall'altra.
La decorazione nei manoscritti medievali non aveva solo lo scopo di abbellire il libro, ma anche quello di favorire l'alfabetizzazione offrendo un supporto visivo che aiutasse il lettore a orientarsi all'interno del codice.
Gli obiettivi del progetto sono: 1. creare una banca dati di immagini, allo scopo di 2. analizzare una serie di manoscritti miniati contenenti testi eterogenei in cui la "fluidità di genere" è rappresentata in immagini. Si analizzeranno per la collezione delle immagini:
- scritti giuridici, come il Decretum Gratiani,
- romanzi cortesi (tra cui il Roman de la Rose, vero best-seller medievale),
- testi filosofici
- testi astrologici e alchemici, quali, solo per fare solo alcuni esempi, il De Plancu Naturae, il Buch der Heiligen Dreifaltigkeit, il Liber introductorius (Kitāb al-madkhal al-Kabīr 'alā 'ilm aḥkām al-nujūm).
Scopo della ricerca è dunque quello di raccogliere un numero sufficientemente ampio di immagini da pubblicare in Open Access e consentire così agli interessati di svolgere una serie di approfondimenti, al fine di analizzare la "fluidità di genere" attraverso una varietà eterogenea di fonti. L'obiettivo secondario della ricerca è quello di stimolare una serie di riflessioni sincroniche e diacroniche, per comprendere come il tema della 'fluidità di genere' non sia affatto una novità del nostro secolo.
2. Piano di ricerca
2.1 Stato attuale della ricerca
Sebbene il progetto qui presentato si inserisca in un filone di studi iniziato negli anni Novanta (pensiamo in particolare ai lavori pionieristici di Joan Cadden, Meanings of sex difference in the Middle Ages: medicine, science, and culture, Cambridge 1993; [2] e di Thomas Walter Laqueur, Making sex: body and gender from the Greeks to Freud, Cambridge, 1990), al momento non esiste una banca dati cui attingere per una ricerca filologica e storico-artistica interdisciplinare sul tema.
Inoltre, anche i più recenti progetti di ricerca nell'area di lingua tedesca (Zurigo compresa) sono stati molto settoriali, concentrandosi solo sul problema degli ermafroditi. Ad esempio, nel 2015 è stato presentato un progetto di post-dottorato presso le Università di Costanza e Zurigo in Storia medievale, con un focus sul diritto romano e canonico sugli ermafroditi. Sempre nel 2015, il dottor Rolker si è interessato all'argomento, con osservazioni che ci sono state utili per definire il progetto di raccolta di immagini nella nostra Banca Dati.
Tuttavia il concetto di "fluidità di genere" non riguarda solo gli ermafroditi, ma anche altre figure che hanno fatto la storia della letteratura francese antica (come Bel-Accueil nel Roman de la Rose),[3] o figure fondamentali nella storia della religione cristiana, come il primo uomo, Adamo, o il Cristo androgino o Dio stesso, che ha gli attributi iconografici della Madonna, nelle Lamentazioni sul Cristo morto. È quindi assolutamente necessario un approccio interdisciplinare all'argomento, perché la cultura medievale non era settoriale come lo è diventata la nostra, in secondo luogo occorre tenere presente che le nostre nette divisioni tra Chiesa, società secolare e medicina, intese oggi come quadri intellettuali diversi, non sempre rendono piena giustizia alla natura interdisciplinare delle riflessioni sulla sessualità nel Medioevo.
Nel dibattito medievale sulle differenze sessuali, la Chiesa non può essere intesa solo come un'istituzione che definisce e applica un codice sessuale. Come hanno messo in luce le recenti ricerche di Peter Biller, Caroline Bynum, Alain Boureau, Joseph Ziegler e altri, anche i teologi medievali partecipavano attivamente alle dotte discussioni sul corpo naturale.
In realtà, non esiste ad oggi una ricerca che, partendo da una conoscenza approfondita dei testi medievali, individui i manoscritti da consultare per ottenere una serie di immagini importanti per analizzare il problema della "fluidità di genere".
Lo schema proposto per la catalogazione e l'analisi dei manoscritti è il seguente: manoscritti giuridici, letterari, filosofici, astrologici e alchemici. Una sezione speciale dovrebbe essere dedicata ai manoscritti liturgici e ai testi religiosi, sia latini che ebraici.
2.3.1. Corpi ambigui nei MSS di diritto canonico e romano
2.3.2. Figure letterarie
2.3.3. Ars imitatur naturam in ejus modo operationis
2.3.4. Fluidità alchemica dei sessi, l'ermafrodito mercuriale
2.3.5. MSS liturgici
2.3.6. MSS ebraici
Bibliografia scelta
Caroline W. Bynum, , 200 –1336 (New York: Columbia University Press, 1995); Peter Biller, “Introduction: John of Naples, Quodlibets and Medieval Theological Concern with the Body,” in , ed. Peter Biller and A. J. Minnis (Woodbridge: York Medieval Press, 1997), 3–12; Idem, (Oxford: Oxford University Press, 2000); Alain (Paris: Les Belles Lettres, 1999); Joseph Ziegler, “‘Ut dicunt medici’. Medical Knowledge and Theological Debate in the Second Half of the Thirteenth Century,” 73 (1999): 208–37; Idem, “Medicine and Immortality in Terrestrial Paradise,” in , ed. Peter Biller and Joseph Ziegler (Woodbridge: York Medieval Press, 2001), 201–42. See also Maaike van der Lugt, Les théories médiévales de la génération extraordinaire (Paris: Les Belles Lettres, 2004) and Chiara Crisciani, “Aspetti del dibattito sull’Umido radicale nella cultura del tardo Medioevo (secoli XIII–XV),” in Actes de la II trobada internacional d’estudis sobre Arnau de Vilanova, ed. Josep Perarnau (Barcelona: Institut d’estudis catalans, 2005), 333–80; Other interesting texts for research, in chronological order: Schwarz, Arturo. “Androgyny and Visual Artists.” Leonardo 1980, Vol. 13, No. 1 (Winter, 1980), pp. 57-62; Guynn, Noah D. Allegory and Sexual Ethics in the High Middle Ages. New York: Palgrave Mcmillan, 2007; Schachter Marc D. Voluntary Servitude and the Erotics of Friendship: From Classical Antiquity to Early Modern France. Aldershot and Burlington, VT: Ashgate, 2008; Bromberg, Sarah. “Gendered and Ungendered Readings of the Rothschild Canticles.” Different Visions: A Journal of New Perspectives on Medieval Art; Issue 1, September 2008, pp. 1-26; Rolker, Christof. “Der Hermaphrodit und seine Frau. Körper, Sexualität und Geschlecht im Spätmittelalter.” Historische Zeitschrift 297 (2013), pp. 593–620; Whittington, Karl. “Medieval.” Transgender Studies Quarterly, 1 (2014), 1-2, pp. 125-129; Santos, Ana Lúcia. “Beyond Binarism? Intersex as an Epistemological and Political Challenge.” RCCS Annual Review, 6, October 2014, pp. 123-140; Id. “The two laws and the three sexes: ambiguous bodies in canon law and Roman law (12th to 16th centuries).” Zeitschrift der Savigny-Stiftung für Rechtsgeschichte: Kanonistische Abteilung, 100 (2014), 1, pp. 178-222; DeVun, Leah. “Heavenly hermaphrodites: sexual difference at the beginning and end of time.” Postmedieval 9, (2018), pp. 132–146.
NOTE
[1] Si vedano gli studi di Ch. Rolker https://mittelalter.hypotheses.org/6596 e https://intersex.hypotheses.org/1153
[2] Joan Cadden è una delle prime storiche che ha riflettuto e invitato a riflettere sulle caratteristiche naturali di uomini e donne e sulla costruzione del genere nei dibattiti medievali su fisiologia, procreazione, rapporti sessuali e piacere.
[3] Si veda Michel Zink, Bel-Accueil le travesti : du Roman de la Rose de Guillaume de Lorris et Jean de Meun à Lucidor de Hugo von Hofmannsthal, in Littérature , Année 1982, 47, pp. 31-40.
[4] Cfr. Miniatrici di Dio e del Demonio, il contributo femminile alla miniatura europea, cit.
[5] Cfr. Carla Rossi, La "Vulva Christi", dai miniaturisti medievali l'origine e l'evoluzione del motivo della mandorla, in About Art, 21 /02/2021: https://www.aboutartonline.com/la-vulva-christi-dai-miniaturisti-medievali-lorigine-e-levoluzione-del-motivo-della-mandorla/
[6] Si veda Carla Rossi, Salvator Mundi : il Cristo androgino di Leonardo, in About Art, 3/05/2020, https://www.aboutartonline.com/leonardo-alchemico-una-indagine-sui-misteri-del-salvator-mundi-tra-ermetismo-e-neoplatonismo-con-video-audio/
[7] Presentato all'ultimo webinar della Società Internazionale per la Storia dell'Illuminazione.